Maggie...





Lo so, lo so, lo so. Dopo il boom di The Walking Dead il grande schermo è stato invaso dagli zombie. Di ogni tipo. Da "Warm Bodies", film dove gli zombie arrivano a provare dei sentimenti umani (film che non mi è piaciuto nemmeno un po') a film come World War Z. Malattie dilaganti che portano la terra a vivere in una sorta di realtà post apocalittica dominata dagli zombie, dove solo pochissime persone sono riuscite a resistere al virus.
Ripeto, so che ormai questo tema è stato affrontato da ogni punto di vista, e si è creata un'assuefazione su questo argomento, ma il trailer di questo film che ho visto ieri mi intriga non poco.
Sorvoliamo sulla presenza del signor Arnold che non ho mai amato, e concentriamoci sulla storia e sulla giovane attice protagonista Abigail Breslin che invece mi piace moltissimo. (Volto noto per film come Signs o Little Miss Sunshine).
Ok le basi del film non fanno eccezione da quelli usciti negli ultimi tempi. Ancora una volta un'epidemia, ancora una volta le persone si trasformano in zombie.
Che poi uno si chiede: Ma...gli zombie non erano persone morte che risorgevano con un corpo putrefatto e con strani appettiti?

dolci ricordi di com'erano gli zombie

Coooomunque, questo film sembra essere...più umano. Diciamo così.
Non mi ha dato la sensazione di essere la classica pellicola post apocalittica dove nei primi 10 minuti il mondo diventa popolato dagli zombie e nei 60 minuti restanti i protagonisti muoiono uno dopo l'altro finchè solo poche persone riescono a salvarsi. Il tutto condito da inseguimenti e sparatorie.
"Maggie", film diretto da Henry Hobson, reiterpreta il tema in chave più sentimentale, non tanto in senso romantico, quanto paterno. Ad essere contagiata infatti è la piccola Maggie, figlia del protagonista interpretato da Schwarzenegger che non sa come gestire e affrontare l'inevitabile e lenta trasformazione della figlia.



Mi state guardando con scetticisimo vero? Io una possibilità voglio dargliela... lo feci anche con "Warms Bodies" e...ok, sono recidiva.



Promemoria Serie tv

Rispetto ai siti dedicati al mondo dei libri, quelli che visito e utilizzo per le serie tv sono decisamente molti meno. Anzi, potrei dire che il tutto si riduce ad una singola applicazione.
Lei, mia fedele compagna da più di un anno, mi permette di prendere nota dei telefilm che sto seguendo senza dimenticare mai a quale episodio io sia arrivata.
No, non sono svampita (cioè qui si potrebbe aprire un dibattito, ma fingiamo che io non lo sia) quando però si seguono molte serie contemporaneamente accade spesso di non ricordare a quale episodio si è arrivati con la visione di una serie specifica.
TvShowTime  mi ha letteralmente cambiato la vita.


Il suo utilizzo è estremamente intuuitivo. Si entra nella pagina "explore" dove sono inserite praticamente tutte le serie tv realizzate. Grazie al form di ricerca basta digitare il nome originale della serie tv e, una volta trovata, cliccare sul bottone + per aggiungerla alla pagina "My Shows", dove potrete raccogliere tutte le serie tv che avete visto nel corso della vostra vita.




Entrando poi in ogni singola serie tv, potrete spuntare un episodio dopo l'altro man mano che conitnuate nella visione della stessa. Vi basterà aprire quindi l'applicazione ed entrare nella scheda di una serie per vedere qual è stato l'ultimo episodio visto.
Ah... trovate anche un numero incredibile di Anime qui dentro. Sì, è il paese dei balocchi. Lo so.

Per tenermi aggiornata sulle serie in uscita seguo anche diverse pagine facebook dedicate al mondo delle serie tv. Se avete applicazioni o siti da consigliarmi sull'argomento sono tutta orecchie.



Siti internet e applicazioni dedicate ai libri

Appartieni a quella categoria di persone che ritiene di non aver sufficiente tempo nella sua vita da poter dedicare a libri, film e serie tv? Che si impone di andare a letto ad un orario decente e si ritrova con gli occhi sbarrati a ripetere a se stesso "solo un altro episodio" oppure "solo un altro capitolo"?
Bene, tesoro siamo sulla stessa barca. Sei uno di noi. Abbracciamoci!!!!

Volevo riassumere brevemente i siti e le applicazioni che uso di più per gestire queste mie passioni (no, non sono ossessioni ...no!)
Partiamo intanto con i libri. Vi lascio tutte le piattaforme che uso o conosco per catalogare, vendere o acquistare i miei ... TESSSORI.

LIBRI
Piattaforme che permettono di prendere nota dei libri letti ce ne sono davvero moltissime! Da goodreads ad anobii per esempio. Io ho sempre usato anobii e per pigrizia non ho mai cambiato sebbene la stragrande maggioranza delle persone sostenga che goodreads offra un servizio migliore.
Non sono gli unici siti in cui bazzicano gli amanti delle letture. Ci sono infatti anche luoghi in cui comprare, vendere o scambiare libri.
Vi mostro brevemente i principali luoghi in cui trovate noi topi di biblioteca.


Goodreads www.goodreads.com 
                         Si tratta di un database di libri tramite il quale è possibile catalogare i libri letti,   scrivere                                   commenti sugli stessi ed esprimere un giudizio in stelline.
                         Anche qui come anobii, una volta inserito il libro nella vostra libreria potete assegnare    
                         allo stesso uno stato di lettura: to read (da leggere) currently reading (in lettura) o read 
                         (letto).
                         Essendo un social a tutti gli effetti potete rimanere in contatti con gli altri amici che lo
                         utilizzano, e se decidete di seguirli, ogni volta che effettuerete il login vedrete nella
                         home tutti i loro aggiornamenti.


                         Una funzione particolare è la "Reading Challange" una sfida personale che vi permette
                         di incentivare la lettura ponendovi degli obiettivi.
                         
                         Lo uso? No. Mi sono iscritta un sacco di tempo fa, avevo iniziato a caricare i libri ma
                         usando già anobii mi sembrava di fare lo stesso "lavoro" due volte, così alla fine ho
                         rinunciato.

Anobii →        http://www.anobii.com/
                        Il funzionamento è molto simile a quello di Goodreads. E' un social che permette 
                        di inserire i libri in una libreria virtuale segnando lo stato di lettura degli stessi; "In   
                        lettura" "Finito" oppure "non iniziato".
                        Anche in questo caso abbiamo la possibilità di esprimere un giudizio in stelline e  
                        stendere una recensione sul libro letto. 
                        Oltre alla libreria in alto abbiamo la cosidetta "lista desideri" disponibile anche su 
                        Goodreads nella quale possiamo invece inserire i libri che desideriamo leggere ma
                        non abbiamo ancora letto. Molto comoda se ci troviamo per esempio nella libreria 
                        di un utente che seguiamo e vogliamo appuntarci un libro che ci interessa leggere.
                        Basterà infatti cliccare su di esso e aggiungerlo alla "lista desideri". 
                        La mia è lunga 20 pagine. Non dico altro.
                        Anche qui potete seguire altre persone e vedere quindi i loro aggiornamenti. Molto 
                        simile a Goodreads insomma. 
                        Esiste anche l'app per il cellulare che ho scaricato ma non uso. Non funziona 
                        praticamente mai, quindi alla fine ho rinunciato.


                        Lo uso? Assolutamente sì. Ne sono dipendente. Appena inizio un libro lo aggiungo alla 
                        libreria e appena termino una lettura vado ad aggiornare lo stato su anobii scrivendo 
                        un piccolo commento. 
                        Se volete venirmi a trovare questo è il link alla mia libreria anobiiana:
                        http://www.anobii.com/sweetmint/books               

Bookmooch →  http://it.bookmooch.com
                                 Si tratta sostanzialmente di un sito che permette di scambiare libri con altri lettori.
                           Il funzionamento è piuttosto semplice. Si spediscono (a proprie spese) quei libri
                           che non si vogliono conservare, a persone che hanno manifestato il loro interesse 
                           verso quelle stesse opere. Ogni volta che si regala un libro si ricevono dei punti che 
                           si possono poi utilizzare per richiedere libri messi a disposizione da altri utenti.
                           

                                     Lo uso? No, non mi sono mai iscritta. Ho un morboso senso del possesso verso i miei libri.
                                     Tutti i miei libri. Anche quelli che non mi sono piaciuti. Non riuscirei mai a privarmene.
                                      Avete presente Gollum? Il mio.....TESSSORO!!!!!!!!!! 


Comprovendolibri http://www.comprovendolibri.it/home.asp
                                     Contrariamente a Bookmooch, su questo sito si possono invece comprare e vendere
                                     libri. Inserite nel campo in alto il titolo del libro o l'autore del quale cercate le opere e
                                      potrete vagliare diverse offerte. Per cercare di risparmiare qualcosa sulle spese di
                                     spedizione, potete per esempio entrare nel profilo dell'utente che ha messo in vendita il
                                     libro al quale siete interessati, e verificare se tra i libri in vendita ce ne sono altri di
                                     vostro interesse.
                                     Per ogni libro trovate indicata la data in cui è stato messo in vendita e dove si trova
                                     il libro.
                                     Ovviamente come si evince dal nome stesso del sito, oltre che acquistare libri potete
                                     anche creare una vostra lista di libri da vendere.


                                 Lo uso? Qualche volta. Mi è capitato in un paio di occasioni di acquistare dei libri su
                                 questo sito e mi sono sempre trovata piuttosto bene.

Libraccio →   http://www.libraccio.it/
                         Tra i siti in cui bazzicare per acquistare libri non posso non citare Libraccio. Ho comprato
                         decine di volte su questo sito. Diversamente da "comprovendolibri" qui acquistate libri usati
                          da un negozio (Libraccio infatti appartiene a IBS) e non quindi da un privato. Il prezzo
                          inoltre è fisso, o meglio la scontistica è fissa. Ogni libro usato viene venduto con uno
                          sconto del 50% sul prezzo di copertina. (Su comprovendolibri invece il prezzo è
                          deciso direttamente dal privato che mette in vendita i libri).
                          Grazie al form di ricerca inserite il titolo del libro che desiderate (avendo l'accortezza di
                          biffare "libri usati" altrimenti effettuerà la ricerca tra i libri nuovi) e vi verrà mostrato se il libro
                          è disponibile usato o meno.
                          Vi consiglio di consultarlo periodicamente poichè i libri disponibili cambiano sempre.



                          Lo uso? Come ho detto prima l'ho usato spesso e nell'80% dei casi i libri sono arrivati in
                          buono stato. In un paio di casi però erano visibilmente daneggiati. Purtroppo il rischio c'è
                          sempre quando si acquistano usati senza poter verificare o chiedere lo stato in cui si trova
                          il libro.                    

Vi mostro brevemente anche qualche applicazione inerente al mondo dei libri che troneggia sullo schermo del mio cellulare.

Clipbook →  Si tratta di un'applicazione molto carina che permette di condividere con i principali
                       social network citazioni dei libri che state leggendo con un'interfaccia grafica piuttosto
                       carina. Ammetto di non averla usata granchè, il problema di fondo rimane sempre lo
                       stesso. Sono una persona terribilmente pigra.
               

iPoe Vol.1 Me l'hanno consigliata diverso tempo fa perchè era gratuita per 24 ore. Questa app
                       è veramente una figata allucinante. Si tratta di un libro illustrato di Edgar Allan Poe
                       dove le immagini ...prendono vita. Musica, immagini ...tutto in perfetto stile Poe.
                       Non potrete non amarla.







A Novel Idea  Questa in realtà è più un'applicazione destinata a chi vuole scrivere un libro...io
                             comunque ve la cito ugualmente. Magari può tornarvi utile. Si tratta di
                             un'applicazione che permette di creare una scaletta della storia, schede per i vari
                             personaggi e schede per le ambientazioni. Si insomma niente più block notes e
                             foglietti volanti






Questo è tutto per quanto riguarda il mondo dei libri. Vi farò sapere quali siti e applicazioni utilizzo anche per quanto riguarda serie tv e cinema.
Un grande bacio


Un mondo profumato


Tra le varie manie della sottoscritta da un anno a questa parte figura a pieno titolo quella per queste candele profumate.
Se "casualmente" passo da COIN non manco mai di fare un giretto ai piani inferiori per andare a sniffare le yankee candle.
E' una droga. No, davvero.E' una droga.
Le profumazioni sono davvero varie e cambiano continuamente con il cambiare delle stagioni e delle occasioni. Nel periodo natalizio per esempio, avevano lanciato sul mercato un sacco di fragranze a tema.



Ci sono poi le limited edition...giusto per darti la spinta che ti mancava se eri incerto nell'acquisto di una fragranza.
"Rischi di non trovarla MAI più" inizia a bisbigliare una vocina nella tua testa, mentre tu malinconicamente giri e rigiri tra le mani quella preziosissima candela edizione limitata.
E alla fine ... la tua forza di volontà viene meno. Lo so. Sono una di voi.

Non ho ancora avuto il piacere di sniffare le limit edition dell'ultimo periodo. Cercherò di rimediare quanto prima a questa mia gravissima mancanza.


Ma... lo sapete che della line aYankee Candle non vengono prodotte solo candele? ebbene sì, esiste un mondo meraviglioso!!!
Un mondo fatto di profumatori per l'auto realizzati in diverse forme e fragranze per esempio.



E i puzzle profumati? eh eh questi non li conoscevate! Da quanto ho capito alcuni dei pezzi hanno proprio la forma delle giare! Non credo siano venduti in Italia, ma se non sbaglio dovrebbero essere disponibili su Amazon.com


E il monopoli???? Sì ragazze mie, esiste anche il monopoli delle Yankee...non so bene se qualcosa abbia una qualche profumazione...bisognerebbe provare.






Ma anche per la cura delle persona non mancano prodotti come sapone per le mani o balsamo per le labbra. Tutto ovviamente firmato Yankee Candle. Non so se in Italia siano mai sbarcati questi prodotti, nei siti americani sono disponibili, bisogna però sperare che le spese di spedizione non superino il valore dell'oggetto che si vuole acquistare.





Sì insomma, c'è un mondo meraviglioso là fuori. Noi per ora ci accontentiamo delle candele. Io almeno mi accontento di quelle. La mia preferita? mmm...ne ho diverse in realtà ma se dovessi scegliere forse sceglierei lei.






La casa del sonno di Jonathan Coe




Un libro in cui la divisione in capitoli ha un suo perchè così come la divisione in parti. Un libro che ti fa l’occhiolino già nella sua struttura. Ma tu non lo cogli. Non cogli nulla fino al brusco risveglio dopo l'ultima pagina. Sei troppo concentrato sulla trama, sui rapporti tra i personaggi e sulla storia per renderti conto di quello che riesci ad avvertire come un bisbiglio lontano.
Partiamo dalla struttura: i capitoli pari e dispari differenziano due tempi diversi. Gli anni 80 e gli anni 90 che sono i due periodi in cui si svolge la narrazione.
Come in molti altri testi un luogo rimane la costante del tempo. Ashdown, una villa su una scogliera che negli anni 80 era un pensionato studentesco e negli 90 una clinica dedita alla cura dei problemi del sonno. E' questo posto ad essere l'anello di congiunzione tra i due periodi.

I protagonisti di questa storia erano studenti che negli anni 80 allogiavano in quella villa e dei quali seguiamo le vicende anche negli anni 90.

Fin da subito la storia è alquanto inquietante, uno dei ragazzi, Gregory Dudden, uno degli studenti appunto, negli anni 80 viveva ad Ashdown con la sua ragazza, Sarah, e fin da subito si avverte qualcosa di incredibilmente strano in lui. In questo ragazzo che aveva la morbosa abitudine di fissare Sarah mentre dormiva, arrivando a toccarle le palpebre, facendo pressione su di esse fino a svegliarla. 

Il sonno è sicuramente il tema predominante della storia. Il momento in cui siamo più fragili, in cui non abbiamo concezione della realtà che ci circonda, in cui possiamo perderci senza saperlo.

Ed è questo che vuole farci provare l'autore, senza farcelo sapere esplicitamente.  
Lo stesso Gregory negli anni 90 trasforma Ashdown in una clinica per persone afflitte da malattie del sonno. Una clinica che sembra diretta a curare queste persone ma che in realtà è diretta allo studio delle stesse. Uno studio che ha come unisco scopo capire il segreto che loro custodiscono in quella che definiscono una patologia.
Gregory infatti vede nel sonno la più grande e terribile malattia che affligge l'umanità. Una malattia che egli stesso è convinto di poter curare, una malattia che vuole sconfiggere a qualsiasi costo.
Ognuno dei protagonisti di questa storia ha un rapporto diverso con il “sonno”. Legame che scoprirete nel corso della lettura.
Sarah per esempio è malata di narcolessia, si addormenta improvvisamente e spesso trova serie difficoltà nel distinguere il sogno dalla realtà.
Terry invece, appassionato di cinema è colui che non ha più necessità di dormire. Rimane sveglio per lunghissimi periodi di tempo che trascorre studiando film d'autore. 
E poi c'è Robert... il suo personaggio è quello che vi sconvolgerà di più.  Il colpo di scena più grande che c’è nella storia lo avevo intuito diverse pagine dalla fine facendomi provare un moto di onnipotenza indescrivibile. Era talmente assurdo, talmente improponibile che davvero non avrei mai pensato di averci azzeccato con la mia ipotesi. Ma andiamo oltre quel colpo di scena. Perchè sì è geniale, ma nello stesso tempo è forse uno dei momenti più grotteschi e irreali, uno di quei momenti in cui pensi che forse l’autore ha tirato troppo la corda.
In realtà sì, ha tirato troppo la corda ma per un motivo ben preciso.E' da questa trama e da questi personaggi che sei talmente preso da non dare importanza a quei sussurri che avevi avvertito all'inizio, quei sussurri derivanti dalla struttura del racconto, dalla caratterizzazione dei personaggi e poi dall'evoluzione della storia stessa. Sussurri che volevano farti capire cosa si celava dietro ad ognuna di queste cose.

Per spiegare la genialità di questo romanzo dovrò fare uno SPOILER GIGANTE. Quindi se avete intenzione di leggerlo vi sconsiglio di continuare nella lettura di questo articolo. Se invece lo avete letto fatemi sapere se ne condividete o meno questa interpretazione.
Al di là della divisione in capitoli, la genialità di questo romanzo sta proprio nella sua struttura. Ognuna delle parti della storia infatti non è individuata da un numero (parte uno, due…) ma da una fase del sonno. E più ci inoltriamo nella storia, più gli eventi diventano inverosimili, come se ci stessimo staccando sempre di più dalla realtà per entrare in un mondo onirico.
E come ogni sogno il risveglio è brusco. Non c’è un finale. Nei sogni non c’è mai. Ti svegli e basta e molto spesso proprio sul più bello. Provi a riaddormentarti ma quasi mai riesci a riprendere il sogno lasciato per darvi una degna conclusione.
Quello che voglio dire è che ci troviamo per tutta la storia in una dimensione onirica. Scelta che ci viene suggerita già dalla struttura del testo e che cogliamo con maggior certezza proprio alla conclusione della storia. Quando vediamo uno dei personaggi dormire e la storia che stavamo seguendo e della quale vorremo conoscere il finale, spezzarsi davanti ai nostri occhi. Proprio come se ci fossimo svegliati all’improvviso.

Voto: 3/5
 







Il petalo cremisi e il bianco di Michel Faber



Tre mesi ho impiegato a leggere questo romanzo e vent’anni ha impiegato l’autore per portarlo a termine. Fino a poche pagine dalla conclusione ero convinta che difficilmente avrei acquistato un altro libro di questo autore. 
Arrivata all’ultima pagina ho chiuso il romanzo, ho aperto il sito di "libraccio" dove ho acquistato “Natale in silver street”, sempre di Michel Faber


E’ la prima volta che mi capita di bloccarmi per tanti mesi su un libro, arrivare alla fine e non averne comunque un giudizio negativo.  E’ stato un viaggio, un viaggio lungo tre mesi, un viaggio faticoso durante il quale ho avuto spesso la sensazione di annegare, nuotavo inutilmente cercando la superficie. Però ho sentito questo viaggio, mi ha lasciato qualcosa sebbene lo stile narrativo dell’autore non si avvicini ai miei gusti.
La prosa è curata, anzi curatissima, i personaggi sono vivi, li puoi sentire, percepire. Quello che non ho amato in questo libro però è la lentezza della narrazione. Per me è stata veramente lentissima.
Le descrizioni duravano pagine e pagine. Dalle canzoni al vasellame. Tutto era descritto, tutto viene raccontato. Se un personaggio insegue per dieci giorni un altro personaggio ti viene descritto ogni movimento compiuto durante quei dieci giorni.


Con i libri è un po' come con le persone. Deve scattare una sorta di ... alchimia. E purtroppo con questo libro non è completamente scattata. Non per me. Questo non toglie valore o bellezza al libro. E' uno di quei casi in cui vi invito cmq a provare a dargli una possibilità perchè non è un libro che boccio o nel quale non abbia trovato nulla di meritevole anzi tutt'altro, ne riconosco il valore e ammiro l'opera e la sua stesura, semplicemente non è adatto a me. 
Questo romanzone di mille pagine si apre con un espediente narrativo che ho apprezzato molto. Una voce fuori campo si rivolge direttamente a te lettore, invitandoti a seguirlo per le vie di Londra. Ti introduce nella storia, quasi prendendoti per mano, quasi a ricordarti che la lettura è un viaggio da fare insieme.

Ti porta nella parte più povera di Londra. Oh povera è un pallido eufenismo. Dimenticate i romanzi di Jane Austen o la povertà descritta elegantemente in molti romanzi della Londra vittoriana, perchè Faber non usa appellativi, non usa descrizioni aggraziate ma usa i termini più reali, più duri per descrivere la povertà, una povertà che di elegante non ha nulla. Forse proprio per la realtà descritta in maniera tanto veritiera e non velata non è un libro che mi sentirei di consigliare ad un pubblico troppo giovane.
Faber non lascia nulla all'immaginazione, nè per quanto riguarda le immagini nè per quanto riguarda il linguaggio e la terminologia.

Protagonista di questa storia è Sugar. Una giovane prostituta di 19 anni. E nn entra in scena immediatamente. La voce fuori campo ti accompagna da lei molto lentamente. Ti fa conoscere prima la sua fama, perchè Sugar è una delle più note prostitute della Londra di fine 800; e quando entra in scena nel romanzo lo fa da grande protagonista. La vedi entrare nella locanda e il turbinio di voci, di canzoni... tutto sembra fermarsi per lasciar spazio a lei, tu stesso lettore rimani incantato, sebbene l'autore abbia sottolineato che non ha nulla di trascendentale nella sua bellezza esteriore. Ma ne rimani cmq incantanto.


Sugar è una donna indipendente, una donna sicura di sè ma non è appunto per la sua bellezza che ammalia i suoi amanti quanto piuttosto per la sua intelligenza, la sua sensibilità nel capire chi ha di fronte e assecondare i suoi desideri fisici o intelletuali ancora prima che li esprima. Una donna che offre pareri, incoraggiamento e che sa affrontare discorsi importanti nelle più svariate matetrie. Una donna bel lontana dalle mogli civettuole e superficiali della maggior parte degli uomini che si sono rivolti a lei, ma anche ben lontana dallo squallore che caratterizza la maggior parte delle prostitute senza un'istruzione.
Questo riesce ad affascinare i suoi amanti e questo ha fatto di lei la prostituta più nota e
richiesta di Londra.

Dietro la sua facciata accondiscendente si cela però un carattere forte e arrabbiato contro quel mondo che l'ha costretta in quella vita. Una vita che lei conduce da quando ha 13 anni. Non voglio svelarvi come e soprattutto da chi viene spinta in quel baratro. Preferisco che lo scopriate e che rimaniate allibiti come sono rimasta io stessa.

A voler cambiare il suo destino è William. Il rampollo della famiglia Rackman, famiglia che detiene le redini di una delle più grandi profumerie di Londra. William è frustrato dalla mediocrità della vita che non gli sta dando ciò che vorrebbe, oppresso dalla necessità di prendere in mano l'azienda di famiglia e da una moglie che lo guarda con sufficienza per non avergli dato il futuro che sperava per lei.

Non trova conforto nello squallore di una normale prostituta, lui vuole Sugar, quella Sugar tanto decantata e richiesta. Ed è lei a diventare la sua ossessione dopo una sola notte trascorsa insieme. Lei lo ascolta, lo sostiene, gli dà piccoli suggerimenti per l'azienda di famiglia.
William inizia ad avere sempre più spesso la necessità di vederla e non tollera nemmeno il pensiero che un altro uomo possa trascorrere del tempo con lei Si insinua lentamente dentro di lui il desiderio di avere l'esclusiva su di lei. Un pensiero egoistico che nasconde a se stesso ripentendosi convinto come lui possa invece salvarla dal suo triste destino. Ohhhh come sa mentire a se stesso per assecondare i suoi desideri e mettere a tacere la coscienza. 



William le offre un vitalizio in cambio del possesso esclusivo della ragazza. Le compra un appartamento e qualsiasi cosa di cui abbia bisogno. Sugar diventa in qualche modo una sua proprietà, non perchè la tenga segregata in casa anzi, ma perchè la sua vita, il suo benessere non dipendono più da se stessa ma da un'altra persona. Non è meno schiava di quanto lo fosse prima, solo che ora lo è in una bella casa.
Giorno dopo giorno Sugar cerca di mantenere vivo l'interesse di William, cerca di legare William a lei, inizia a diventare lei, questa volta, ossessionata da quell'uomo. E l'unico modo che conosce Sugar per legare un uomo a sè è attraverso la seduzione. Un'arma che però non si rivelerà così sicura purtroppo.
Riesce lentamente a penetrare nella vita di William tanto da diventare la governante di sua figlia Sophie.


Attorno a William e Sugar si sviluppano una moltitudiine di altri personaggi, perfettamente caratterizzati e per nulla secondari. La moglie di William, delicata, angelica e un po' pazza. Cresciuta in un modo completamente diverso da quello di Sugar ne rappresenta il suo esatto opposto. Non sa nulla della vita, del rapporto tra uomo e donna o di come nascano i bambini. Ha avuto una figlia ma non lo sa, è convinta sia uscito un demone insanguinato dal suo corpo e per non turbarla suo marito ha fatto in modo che nei sei anni successivi non vedesse più sua figlia. Lei non sa di avere una figlia. Era una donna malata, una malattia forse provocata dall'ambiente in cui è cresciuta ma della quale William non si è mai sentito minimamente responsabile.
Oh com è bravo lui a scaricare le responsabilità. Era da tanto, tanto tempo che non arrivavo ad odiare un personaggio a tal punto credetemi. Ma nelle ultime 100 pagine circa avrei voluto ucciderlo con le mie mani.

Mi sono chiesta spesso se William amasse sua moglie. I ricordi dei loro primi incontri che riaffiorano spesso nella sua mente e la rabbia e l'angoscia che lo dilaniano nel momento in cui sua moglie scompare, suggerirebbero una risposta positiva, Ma...non ne sono sicura. Temo piuttosto che amasse l'idea di famiglia che aveva cullato e che si era spezzata. La possibilità di avere una famiglia normale, una moglie che lo stimasse e lo rendesse fiero invece di una donna pazza che lo umiliava continuamente durante gli eventi mondani.  
Amava quindi Sugar? Oh cielo no. Potreste essere portati a pensarlo nella prima lunga e interminabile parte del libro, ma no, non amava Sugar e il trattamento che le riserva nelle ultime 100 pagine ne è la palese dimostrazione. Sugar era l'amante, colei che nutriva il suo ego e soddisfava i suoi bisogni. Ma lui veniva prima di chiunque altro. Qualsiasi errore, tragedia o sventura non erano mai dovute minimamente a lui.

C'è però una storia d'amore in queste pagine, ed è un amore tenero che si insinuerà lentamente in voi. Non lo avete ancora capito? L'amore tra Sophie e Sugar. Due creature cresciute senza che nessuno insegnasse loro ad amare, ad amare davvero, due creature che conoscevano solo la solitudine e i freddi rapporti personali. Questa è l'unica vera storia d'amore che troverete tra queste pagine e quella per la quale tiferete fino alla fine...anzi no fin dopo l'ultimo punto.


In merito al finale non voglio svelarvi nulla. Io l'ho odiato. Non amo quandi i libri non chiudono i cerchi aperti... non voglio ovviamente dire una parola di più.
A questo punto vi chiederete perchè, all'inizio abbia detto che non c'è stata alchimia. Vi ricordo che non ho mai affermato che questo libro non mi sia piaciuto e questa descrizione credo ne sia in qualche modo la prova. Ho trovato però la narrazione lentissima. Faber si dilunga in decine e decine di pagine di descrizioni. Descrive ogni cosa, ogni vasellame, canta con voi ogni nota di ogni canzone della locanda. Le prime 600 pagine sono di una lunghezza interminabile. Io purtroppo non ho
un bel rapporto con le storie eccessivamente descrittive, sarà dovuto al fatto che non sono mai stata un persona molto paziente.

Voto 3/5