Le 5 domande da NON fare mai!





Perchè spesso arriviamo ad odiare i pranzi in famiglia, le riunioni con i parenti o i momenti di aggregazione familiare? Siamo delle persone talmente asociali da preferire una serata davanti alla televisione da soli, ad un convivale momento insieme agli amabili membri della nostra famiglia che vediamo in rare occasioni? Probabilmente sì, ma quello che ci spinge spesso ad odiare certe situazioni sono le domande che preferiamo evitare, e le situazioni nelle quali non vorremo trovarci e che puntualmente si ripetono ogni volta.

Ci sono delle domande che credo non debbano mai, mai, e ripeto se non fosse abbastanza chiaro, MAI essere poste ad una persona. Riguardano una sfera talmente personale e delicata che se la diretta interessata avesse voluto parlarvene lo avrebba fatto lei stessa senza la necessità di una domanda non richiesta da parte vostra.

Per chi si guardasse intorno con aria smarrita o stesse già fantasticando su improbabili quesiti a luci rosse, vi dico che le domande alle quali mi riferisco sono molto più semplici e banali, ma non meno indelicate. Ve le riassumo brevemente di seguito così da farvi riflettere se mai dovesse capitarvi di volerle ingenuamente porre a qualcuno.



1)  Immaginatevi la classica zia di mezza età che con fare sornione e forzatamente simpatico, si avvicina fingendo di bisbigliare, esclamando però voce fin troppo elevata: "Allora ce l'hai il fidanzato?"
Oh! l'accoppiamento e la continuazione della specie umana nonchè del buon nome della vostra famiglia.
Questa domanda può essere lontanamente simpatica e divertente se posta a una ragazza di 14- 15 anni, ma superata una certa età diventa solo fastidiosa ed invadente.
Ho visto persone chiederlo a ragazze di 25 anni che avevano appena chiuso una storia importante. Ragazze che cercavano di sorridere dicendo che si erano lasciate da poco e volevano riprendere in mano la loro vita. Ma quello che vedevi non era un sorriso ma un'espressione forzata che palesava l'incapacità di rispondere ad una domanda che le faceva soffrire e che non doveva essere posta.
Non è una domanda da fare con tanta facilità e noncuranza perchè non potete sapere se la persona che avete davanti sia appena uscita da una storia importante e stia cercando di non pensarci. Non potete sapere quanto soffra nel vedere le sue amiche in una relazione stabile mentre lei si sente ad un punto morto della sua vita, non potete sapere insomma quale sia la sua situazione, e ricordatevi che se lei avesse voluto farvelo sapere lo avreste conosciuto il suo fidanzato. Quindi evitate di chiedere. Quando vorrà ve lo presenterà e potrete sommergerlo di tutti i quesiti che volete.



2) Immaginate ora la zia pettegola o la cugina poco più grande di voi che con aria di superiorità e finta indifferenza chiede: "Ma quando ti laurei?"
Che care queste persone che hanno a cuore il nostro futuro non trovate?  Che poi mi sono sempre chiesta il senso di questa domanda che sembra davvero un'accusa velata, quando se ci fosse del semplice interesse, basterebbe chiedere "Come vanno gli studi?"
Non trovate che abbia già un suono diverso? Invece no, nella maggioranza dei casi è sempre la prima domanda che viene posta, quasi la persona sia sotto accusa perchè ancora non si è ancora laureata e perchè sta impiegando a suo avviso troppo tempo.
In questi casi guardo sempre la persona che la pone quasi a capire se sia lei a pagare la retta scolastica, perchè davvero altrimenti non mi capacito di questo tono.
Anche qui, non fate questa domanda a una persona che magari è impegnata da qualche tempo in un corso di studi. Non potete sapere perchè ci stia mettendo più del previsto, quali problemi personali o scolastici abbia incontrato che l'hanno portata a rallentare e quanto la faccia stare male questa situazione. Quando sarà il momento, se ve lo meritare, riceverete i confetti rossi (spero ripieni di cioccolata).



3)  Se siete laureati e fidanzati da tempo no, non siete ancora in salvo, perchè inizierà il periodo in cui non potranno fare a meno di chiedervi "Allora, quando ti sposi?"
Avrei tante di quelle risposte sarcastiche da dare a queste persone che nemmeno immaginate!
Non capisco se abbiano fretta di venire al vostro matrimonio o siano in pena per la vostra anima perchè vivete nel peccato.
Non conto nemmeno più le volte che ho visto amiche e cugine imbarazzate davanti a questa domanda. Fermatevi solo due secondi a pensare che magari non possono sposarsi, che vorrebbero anche loro una bella cerimonia ma non possono permetterselo. E non ditemi che se volessero sposarsi basterebbero due testimoni, perchè chiunque ha diritto di avere il matrimonio che desidera e magari preferisce aspettare di poterselo permettere. Ma ora vi rivelerò qualcosa di agghiacciante. E se semplicemente fossero felici così? Senza sposarsi? Se lo dite alle persone che fanno questa domanda lasciatele un attimo da sole per riprendersi dallo shock.



4) Siete laureate, sposate da un paio d'anni e con un lavoro stabile. A questo punto pensate di essere in salvo, di essere passate dall'altra parte vero? Invece no. Perchè chiunque, anche il farmacista, inizerà a chiedervi "Cosa aspettate a fare un figlio?" spesso lasciandosi andare ad accarezzamenti di pancia non richiesti.
Anche in questo caso forse sono in pena per la continuazione della specie, e se così fosse vorrei rassicurarli dicendo che nonostante il calo delle nascite non siamo ancora a rischio estinzione, ma forse la cosa migliore è un bel sorriso e un indecifrabile silenzio.
Non trovo le parole per descrivere l'indelicatezza di questa domanda. Vorrei che chi la ponesse si fermasse per un attimo a pensare che magari non è una scelta della coppia ma una condizione di sofferenza con la quale devono convivere ogni giorno. 
Forse però non capirebbero comunque, quindi torniamo all'indecifrabile silenzio.



5) Esiste un punto 5? Si cari miei esiste. Ho un'amica laureata, sposata e con un bambino. Credete sia al sicuro da queste domande? 
"Ma, cosa aspetti a fare il secondo? Almeno giocano insieme!"

Probabilemente esisterà anche un punto 6 e un punto 7 perchè le persone non saranno mai contente di come decidi di vivere la tua vita e avranno sempre l'arroganza e la superficialità di fare domande inadeguate quasi a voler sottolineare una qualche mancanza.
A questo punto forse la scelta di fingersi malati per restare davanti alla tv non è poi così sbagliata.

Spero di avervi almeno fatto riflettere un pochino, e ricordate di dare sempre il giusto peso alle parole che usate e alle domande che fate perchè non sapete quanto una semplice domanda possa ferire qualcuno.

Kiss.


11 commenti:

  1. Questo mi riporta a un video di Maddalena Balsamo in cui consiglia di sostituire il
    - Che lavoro fai?
    Con un:
    -di cosa ti occupi, quali sono le tue passioni?
    La prospettiva é la stessa e le condivido entrambe, saper porre le domande giuste non é un'abilitá scontata, ma credo si possa migliorare di giorno in giorno.
    Useró questo post come monito-mentale, grazie.

    RispondiElimina
  2. Capisco e concordo: io sto con il mio fidanzato da 13 anni, conviviamo da 5. Stiamo benissimo così: non crediamo nel matrimonio e non ci interessa, non vogliamo figli e non so se ne vorremo mai... ma non si può essere lasciati in pace, no, é chiedere troppo! "Ma non ti sposi?" "Ma figli?". Io per ora continuo a rispondere pacatamente e col sorriso, ma prima o poi arriverà il giorno in cui mi prenderanno nel momento sbagliato e il povero malcapitato (o meglio, la povera malcapitata perché guarda caso sono sempre le altre donne che indagano e giudicano) si prenderà gli insulti che non ho mai lanciato alle altre!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo le persone arrivano ad esasperarti e a portarti ad un punto di rottura che purtroppo abbiamo tutti :(

      Elimina
  3. La domanda che io farei a queste persone è Ma che te frega?
    Da qualche tempo ho smesso di frequentare i pranzi di famiglia, ma per fortuna quando rivedo i miei parenti non sono così sfacciati.
    Credo ci sia modo e modo di porre una domanda, specialmente se si tratta di argomenti delicati, ma comunque resta il fatto che se una persona vuole fartelo sapere, il modo lo trova!
    Credimi, mi sono trovata in situazioni in cui, dopo aver risposto educatamente, mi sono sentita insultare indirettamente... Ancora non capisco perché le persone debbano detestare la felicità altrui!

    RispondiElimina
  4. ahahaha mi hai fatto morire dalle risate e bhè io ora sono nella fase del punto 4 POVERA ME

    RispondiElimina
  5. Concordo sul fatto che siano domande indelicate. Spesso, tuttavia, sono poste proprio da familiari decisamente più grandi di noi (parlavi di zia) che sono lontani dalla nostra realtà, per quanto vivano sul nostro stesso pianeta.

    RispondiElimina
  6. Quanto odio: allora il fidanzato ce l'hai?
    E, dato che sono inoccupata, odio tantissimo anche: e il lavoro?
    Mi fanno sentire una nullità!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero quando si è senza occupazione è una domanda estremamente mortificante e lo dico perchè ci sono passata. poi ti guardano sempre come fosse colpa tua perchè secondo loro non ti sai adattare al primo lavoro che trovi

      Elimina