Una vita come tante di Hanya Yanagihara - Recensione



Non sarete mai pronti ad affrontare questo libro. Per quanto pensiate di esserlo vi garantisco che non siete preparati al dolore che vi aspetta. E' un dolore quasi continuo, vi lascerà dei rari momenti di tranquillità che saranno comunque sempre pervasi da una lontana malinconia e da una strana sensazione di rassegnazione. 
Uno dei libri più belli, intensi e devastanti che abbia mai letto.


TITOLO: Una vita come tante
AUTORE: Hanya Yanagihara
EDITORE: Sellerio
PAGINE: 1094






Riassumere una storia di questa portata non è semplice e sono certa che non riuscirò rendere giustizia a questo libro. Un romanzo che nelle sue quasi 1100 pagine racconta l'amicizia, l'amore e la vita di quattro persone, quattro ragazzi che seguirete per trent'anni della loro vita.
Malcom, giovane rampollo di una ricca famiglia, da sempre alla ricerca del consenso e dell'approvazione dei suoi genitori che riesce col tempo a diventare un importante e affermato architetto.
JB un ragazzo gay di colore con la passione per l'arte e l'ambizione di poter diventare un artista di fama internazionale. Tra i quattro è sicuramente quello con il carattere e il temperamento più forte e prepotente.
Willem, il più gentile e altruista dei quattro ragazzi, figlio di genitori freddi e distaccati, lavora in un ristorante nel tentativo di poter un giorno diventare un attore.
Jude, il più misterioso dei quattro amici. Un avvocato di successo con un passato nebuloso che tenterete di ricostruire tassello dopo tassello cercando inutilmente di non annegare nel suo stesso dolore.
Quello che voi sapete per centinaia di pagine è solo che nel passato di Jude è successo qualcosa di terrificante. Qualcosa che lo ha portato ad avere dei problemi fisici evidenti e che lo costringono a camminare con palese difficoltà e ad essere dilaniato spesso da dei dolori alla schiena disumani.

"Camminavi prima?" chiese Malcom, come se ora non camminasse più. La domanda gli provocò tristezza e imbarazzo: quello che per lui era camminare, per gli altri sembrava non esserlo. "

Nessuno sa da che cosa siano stati provocati e che cosa sia successo nella sua vita prima di arrivare al college dove si sono conosciuti i quattro ragazzi. Lui non ne ha mai voluto parlare e loro non hanno mai insistito per conoscere la verità. E vi assicuro che la verità è terrificante.

Saranno gli ultimi due ragazzi quelli che seguirete con maggiore interesse, Jude in particolare sarà quello che si farà strada lentamente dentro di voi. Questo libro ha una caratterizzazione dei personaggi che è qualcosa di straordinario, non si limita a mostrarveli ma riesce a farveli sentire, a farli vivere con voi. E nessuno, nessuno vorrebbe vivere la vita di Jude.
Ci sono pagine in cui vorrete solo andare oltre quel capitolo, vi sentirete in apnea e andrete avanti a leggere solo per tornare al presente, per lasciare quel ricordo, quel passato, quel racconto che non è insostenibile solo per lui ma anche per voi.
Credetemi non sto esagerando, percepirete il peso di un ricordo devastante e non vorrete riviverlo così come non vuole riviverlo Jude.

Una storia che scava nell'anima dei personaggi come non avevo mai visto fare fino a questo momento. La vita presente di Jude è piena di amici, affetto e amore, ma nonostante questo non riuscirete ad apprezzarlo come non c'è riuscito lui. Resterete focalizzati esclusivamente sul suo passato, incapaci di cogliere il riscatto che ha avuto la sua vita, come se, nonostante tutto, l'ombra della sua infanzia non se ne fosse mai andata, come se niente possa mai cancellare quello che è successo permettendogli di condurre una vita normale.

La cosa assolutamente disarmante è che per 1000 pagine ti prepari psicologicamente a leggere un determinato finale, vi assicuro che vi aspettate che accada una sola cosa, sembra quasi scritto tra le righe...bhe le avevo interpretate nel modo sbagliato quelle righe e, un po' come nella vita vera, le cose non vanno come ti sei aspettato e in una sola pagina questo romanzo riesce letteralmente a distruggerti. Nessuno era mai riuscito a "bloccarmi" con gli occhi sbarrati per cinque minuti davanti ad una riga. Nessun libro prima di questo.

Dal punto di vista narrativo il libro è scritto davvero molto bene, trattandosi del racconto di una vita non aspettatevi ovviamente i colpi di scena o una trama incalzante, ma nonostante questo non è risultato mai, mai, mai noioso o lento. E vi assicuro che io sono particolarmente sensibile sull'argomento. Ci sono parti che sono di una bellezza disarmante, provo a riportarvene una che mi ha lasciato senza parole:

"Riconosco che quello per un figlio è un amore singolare, un amore che non si fonda sull'attrazione fisica , sul piacere, sull'intelletto, ma sulla paura. Non conosci la paura finchè non hai un figlio, e forse è questo che ce lo fa sembrare un amore così straordinario: perchè la paura è straordinaria. Lo tenevo stretto tra le braccia e pensavo a quanto fosse assurdo che mio figlio, qualunque figlio, potesse aspettarsi di sopravvivere in questa vita.
E quando tuo figlio muore provi tutte le emozioni che ti aspettavi di provare e a quel punto, non ti rimane più niente di cui aver paura."


Ho deciso di riportarvi questa parte ma la storia è disseminata di riflessioni di questo tipo, riflessioni che non sono i classici aforismi scontati da baci perugina che capeggiano in molti libri, ma pensieri che ti spingono a rileggere il testo, a pensare a quello che hai letto e a prenderti del tempo per farlo sedimentare dentro di te. Perchè vi garantisco che questo libro cambierà un po' di quello che siete.

IL GIUDIZIO




DAL TESTO

"La consapevolezza che le persone a cui vuole bene sono più fragili delle altre e gli sono state concesse in prestito fino a quanto qualcuno o qualcosa non verrà a reclamarle."

"Prendere atto della mia disabilità sarebbe come cedere al Dr. Trayloe e ammettere che è stato lui a decidere quale forma avrebbe assunto la mia vita."